Exhibitions Esposizioni

La verità su ciò che per sua natura appare separare il cielo dalla terra e dall'acqua. Per non parlare di quello che ci rende unici

La verità su ciò che per sua natura appare separare il cielo dalla terra e dall'acqua. Per non parlare di quello che ci rende unici
Verbania
2 - 20 Dicembre 2017
13 - 28 Gennaio 2018

Lakeside Art Gallery presso WiP Work in Progress Verbania
Via Cantova 30

Sabato 2 dicembre 2017 alle ore 18.00, la Lakeside Art Gallery presso WiP Work in Progress Verbania in Via Cantova 30, Verbania, inaugura la mostra collettiva dal titolo “La verità su ciò che per sua natura appare separare il cielo dalla terra e dall’acqua. Per non parlare di quello che ci rende unici”. A cura di Fabrizio Parachini. Opere di Neil Davenport, Horiki Katsutomi, Emanuela Mezzadri, Fabrizio Parachini, Ubaldo Rodari. Special Guest Antonio Calderara.


Un titolo non breve, ma che in origine era ancora più lungo, per definire una mostra che presenta al pubblico opere realizzate con tecniche diverse da artisti contemporanei tutte centrate su una personale interpretazione dell’idea d’orizzonte figurale, che è anche una visione mentale dell’idea di “separazione”. La rappresentazione dell’orizzonte, sia dal punto di vista tematico che formale, ha sempre attraversato la storia dell’arte ma, con il romanticismo, ha acquistato valenze e connotati specifici che sono diventati, trasfigurati o tradotti, temi importanti della modernità e dell’arte contemporanea. L’orizzonte è un’entità capace di farsi ponte tra una certa figurazione lirica che non vuole abbandonare completamente l’oggetto e un’espressività astratta che invece vuole radicalmente fare a meno delle “superficie visibile delle cose”. È uno strumento apparentemente docile, ma dotato di una forte personalità, che permette di evocare il vuoto che ha un significato, il senso dell’assoluto, quello del limite da raggiungere comunque e dovunque anche sapendo che ciò non si verificherà mai. Gli artisti Neil Davenport, Horiki Katsutomi, Emanuela Mezzadri, Fabrizio Parachini, Ubaldo Rodari e Antonio Calderara (Guest) provengono da esperienze molto diverse e hanno abbracciato poetiche anche piuttosto distanti tra loro. Ma le loro opere dialogano serratamente facendo pensare a una specie di atlante di luoghi “altri” in cui la “separazione” dello spazio si impone come segno determinante. Senza peraltro nascondere ciò che le rende uniche.
Invitato muto è il lavoro silenzioso e luminoso di Antonio Calderara, artista che ha realizzato cicli di opere e cartelle di grafica dedicate esplicitamente all’orizzonte e che sarà rappresentato in mostra da una silloge di serigrafie astratte fortemente evocatrici di un luogo fisico di cui non è necessario fare il nome.

Immagine di copertina: Caspar David Friedrich, "Il monaco sulla riva del mare", 1808-1810.

La verità su ciò che per sua natura appare separare il cielo dalla terra e dall’acqua. Per non parlare di quello che ci rende unici, dal 02.12.2017 al 20.12.2017 e dal 13.01.2018 al 28.01.2018


 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare l'esperienza di navigazione. Proseguendo si acconsente al loro utilizzo. Per saperne di più o negare il consenso consultare Privacy and Cookie policy
This site uses cookies, including third parties, to improve the browsing experience. Continuing you agree to their use. To learn more or refuse consent consult Privacy and Cookie policy