Gite sospese.
Inutili apostrofi
di quell’estate.
L’austerity
Raggi di luna
filtrano tra le canne.
Ombre argentate.
Acqua alta e calda.
Cosa porta la barca?
Cose e persone.
I fiori di ciliegio
cadono uno a uno,
uno a uno, uno a uno.
L’albero gigantesco
svetta tra le nuvole,
nel campo secco.
Sotto la vite,
all’ombra delle foglie,
lo sorseggiamo.
Mi hanno donato
un glicine reciso.
Potrà rivivere?
Brezza della sera.
Le peonie
vengono infrante sulla pietra.
Una notte segreta.
Le zanzare muoiono
colpite piano.
Luogo non luogo.
Guardo dalla finestra:
cresce una rosa.
Esci farfalla.
Il bozzolo si è rotto.
Spicca il tuo volo.
Quante volte
le ali delle farfalle supereranno
la cima del muro?
Marmorei fiori
galleggiano armoniosi
in equilibrio.
Le carpe si radunano.
In silenzio, l’autunno avanza
in ogni direzione.
Ascolto in questa notte
il letargo invernale.
Pioggia sui monti.
Languori d’inverno.
In un mondo di un solo colore,
il suono del vento.
La distribuzione dei ricordi,
nonostante i singhiozzi
non è fatta a caso.
Un vaso rotto,
nel fondo del giardino,
dimenticato.
Sul sentiero di montagna
mi accorgo di qualcosa di bello:
una violetta.